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CAI Digitale: Come Funziona, Rischi Nascosti e Consigli per Evitare Errori

  Dal 1° luglio 2024 è ufficialmente attivo il CAI digitale, la versione elettronica della Constatazione Amichevole d’Incidente. Una novità introdotta per rendere più rapida la gestione dei sinistri, ma che comporta anche nuove responsabilità e insidie per chi è coinvolto in un incidente. In questo articolo ti spieghiamo tutto: vantaggi, rischi nascosti e quando è meglio chiedere aiuto a un esperto.

Cosa cambia davvero con il CAI digitale?

Il CAI digitale è un modulo elettronico compilabile via app o portale web, messo a disposizione dalle compagnie assicurative. Permette di:
  • inserire i dati del sinistro direttamente da smartphone;
  • firmare elettronicamente (con SPID o CIE);
  • trasmettere in tempo reale il modulo all’assicurazione.
Ma attenzione: un errore nella compilazione può compromettere il risarcimento. Come nel modulo cartaceo, le crocette sbagliate o una dinamica poco chiara possono attribuire la colpa al conducente che, in realtà, ha ragione.

I vantaggi promessi… ma con qualche riserva

Sulla carta, i benefici sono evidenti:
  • gestione più veloce del sinistro;
  • disponibilità immediata dei dati del veicolo (grazie alla targa);
  • firma digitale tracciabile;
  • geolocalizzazione precisa dell’evento.
Tuttavia, le associazioni dei consumatori e i periti assicurativi hanno segnalato diverse criticità, soprattutto per chi non è pratico con smartphone o sistemi digitali.

Le principali criticità: cosa può andare storto?

1. Compilazione su schermo ridotto

Molti utenti compilano il modulo dallo smartphone, ma lo spazio ristretto favorisce errori nelle crocette, omissioni o campi saltati. Una dinamica descritta in modo errato o un punto selezionato male può determinare una responsabilità non dovuta.

2. Firma digitale obbligatoria… ma non sempre chiara

Il CAI digitale ha valore solo se firmato da entrambe le parti con identità digitale valida (SPID o CIE). Ma se una delle due non completa la firma? Il modulo perde validità come constatazione congiunta e il sinistro segue la procedura più lunga e complessa dell’accertamento ordinario.

3. Privacy a rischio?

Il modulo digitale raccoglie dati molto sensibili: nome, targa, posizione GPS, eventuali lesioni. Le associazioni consumatori hanno segnalato il potenziale uso improprio di questi dati da parte delle compagnie assicurative, magari a fini di marketing.

4. Difficoltà per utenti meno esperti

Anziani, persone meno digitalizzate o semplicemente in stato di stress post-incidente possono non riuscire a compilare correttamente il modulo digitale. Da qui il rischio concreto di errori, omissioni e firme mancanti.

È obbligatorio usare il modulo digitale?

No. L’IVASS ha chiarito che il modulo cartaceo rimane valido, e lo resterà almeno fino all’aprile 2026, data entro la quale tutte le compagnie dovranno adeguarsi alla normativa del Regolamento IVASS 56/2025. Dunque, il modulo blu cartaceo continuerà a essere una valida alternativa, soprattutto nei casi in cui non si ha dimestichezza con le app o manca una connessione internet.

CAI digitale: attenzione agli errori irreversibili

Una volta inviato, il modulo digitale non può essere modificato. Nessuna possibilità di rettifica. Se ti accorgi di un errore, è necessario:
  • inviare una dichiarazione integrativa separata,
  • oppure attendere gli accertamenti successivi, con tempistiche più lunghe.
Un piccolo errore può diventare un grande problema nel riconoscimento del risarcimento.

Cosa fare in caso di incidente con più veicoli?

Al momento, il CAI digitale è pensato per sinistri tra due veicoli al massimo. In caso di tamponamento a catena o incidente multiplo, il consiglio è:
  • usare il modulo cartaceo;
  • non affidarsi al digitale se non si è seguiti da un professionista;
  • indicare in modo chiaro la targa del veicolo che ha causato l’incidente, nel campo “osservazioni”.
👉  Approfondimenti :

I rischi se non compili correttamente il CAI digitale

Ecco i principali problemi che potresti affrontare:
  • la compagnia contesta la dinamica e riduce il risarcimento;
  • ritardi nei tempi di liquidazione;
  • addirittura il rifiuto del risarcimento in caso di firma assente;
  • difficoltà a dimostrare la tua versione dei fatti.

Serve ancora un tecnico esperto? Sì, più che mai

Il digitale non elimina la complessità di un incidente. Al contrario, può amplificarla se non si è supportati da chi conosce la materia. Un tecnico esperto in infortunistica stradale può:
  • aiutarti nella compilazione corretta;
  • interpretare i punti critici della dinamica;
  • segnalare tempestivamente eventuali omissioni;
  • avviare subito la pratica di risarcimento, riducendo tempi e rischi.

Conclusioni: il CAI digitale è una svolta… ma solo se lo usi bene

Il CAI digitale è un’innovazione importante, ma non è esente da pericoli. Richiede attenzione, precisione e capacità di valutazione in un momento già delicato come quello di un incidente. Dal nostro punto di vista, nessuna app può sostituire l’esperienza umana, soprattutto se si rischia di non ottenere un risarcimento congruo per un errore di pochi secondi. La digitalizzazione è utile, ma solo se accompagnata da consapevolezza e tutela.

Hai dubbi sul tuo sinistro? Rivolgiti a Infortunistica Antoniana

Non correre rischi inutili. Se hai subito un incidente, prima di compilare il CAI  contattaci. Ti aiuteremo a capire come muoverti, evitare errori fatali e ottenere quanto ti spetta.  
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